Olivo, tesoro del Mediterraneo. - gebrauchtes Buch
2004, ISBN: 9788872924716
La Domenica del Corriere Rivista originale dell'1 Luglio 1906 Anno VIII - N.26 Rarità per appassionati e collezionisti Seguono solo alcuni dei fatti descritti, illustrati e fotografati al… Mehr…
La Domenica del Corriere Rivista originale dell'1 Luglio 1906 Anno VIII - N.26 Rarità per appassionati e collezionisti Seguono solo alcuni dei fatti descritti, illustrati e fotografati all'interno Illustrato in copertina (segue foto): La regina Margherita e la principessa Laetitia visitano l'esposizione di Milano: al padiglione dell'arte decorativa. Illustrato nella retro copertina (segue foto): I delitti del mare: un'ondata che strappa e inghiotte, a Brest, quattro ragazze collegiali. Nelle pagine interne: Tattiche militari: i bersaglieri ciclisti prendono la ferrovia Novara Varallo. Il viaggio di circumnavigazione della nave Calabria. Il monumento a Vittorio Emanuele II ed a Garibaldi, a Fiesole. Il regno della morte: un bosco dell'Uganda, diradato, per distruggere la mosca che produce la malattia del sonno. Le feste giubilari di Rumania: inaugurazione dell'esposizione di Bucarest. Un teatro distrutto dall'incendio a Messina. ...e tanto altro ancora! Qualora vogliate maggiori delucidazioni contattateci In questo negozio troverai un'intera categoria dedicata alla collezione delle Domeniche del Corriere, ne inseriamo diverse giornalmente e a breve saranno presenti tutte le riviste dei 90 anni in cui sono avvenute le pubblicazioni Sotto il link diretto alla collezione: Riviste disponibili Cliccaci sopra, troverai di certo ciò che cerchi! La Domenica del Corriere è stato un popolare settimanale italiano fondato a Milano nel 1899 e chiuso nel 1989. Fortemente voluto da Luigi Albertini, allora direttore amministrativo del Corriere della Sera, apparve per la prima volta nelle edicole l'8 gennaio 1899 come supplemento illustrato del Corriere della Sera. Stampata in grande formato (sul modello del domenicale La Tribuna illustrata), aveva 12 pagine e veniva distribuita gratis agli abbonati del Corriere, oppure si poteva acquistare in edicola per 10 centesimi. Non fu concepito come periodico di informazione, per non risultare un doppione del quotidiano. Venne pensato come «settimanale degli italiani». Doveva scandire, come un calendario, le loro giornate liete, le loro tragedie, i loro fatti piccoli e grandi. La prima e ultima di copertina erano sempre disegnate. Il Corriere si avvaleva di un giovane disegnatore, Achille Beltrame, allora sconosciuto, a cui veniva affidato in ogni numero il compito di rendere con la sua tavola il fatto più interessante della settimana. La prima delle tavole a colori con cui Beltrame raccontò ogni settimana, per oltre quarant'anni, le vicende del suo tempo, si riferiva ad una tempesta di neve nel Montenegro (1899). Il Montenegro era salito da poco agli onori della cronaca poiché Vittorio Emanuele di Savoia l'erede al trono d'Italia, si era appena sposato con Elena di Montenegro. Le tavole a colori di Beltrame divennero il marchio distintivo della rivista. Nelle sue copertine è riassunta in pratica tutta la storia del costume e della società italiana della prima metà del XX secolo. Fatti di cronaca, sportivi, di costume venivano riassunti con maestria dall'illustratore arzignanese, che riusciva a renderli vivi e attuali agli occhi di una popolazione non ancora del tutto uscita dall'analfabetismo. Non si mosse mai da Milano dove disegnò tutte le sue tavole. Ciò nonostante riuscì a rappresentare luoghi, fatti, persone e cose che non aveva mai visto di persona, grazie alla sua innata immaginazione e curiosità unite ad un rigoroso senso di realismo. Celebri, in particolare, furono le sue illustrazioni degli avvenimenti bellici della Grande guerra e delle vicende degli Alpini. Dopo la sua morte nel 1945, fu sostituito da Walter Molino che, come il suo predecessore, firmò memorabili copertine andando avanti per trent'anni. Fra le più celebri, quella sulla nascita della televisione (1954), del campione ciclista Fausto Coppi (1960), i russi nello spazio (1965). A differenza dei settimanali dell'epoca, la Domenica del Corriere diede ampio spazio alle fotografie e ai disegni, e questo fu uno dei motivi del suo successo. Nel corso degli anni venti e trenta, il periodico divenne uno dei principali strumenti di informazione non solo della borghesia colta ma di buona parte della popolazione italiana alfabetizzata. In questo periodo divenne il settimanale più venduto in Italia: le vendite raggiunsero le 600.000 copie. Sulle pagine della Domenica del Corriere trovarono una vetrina popolare anche le grandi firme del Corriere, da Luigi Barzini a Indro Montanelli. Montanelli fu il primo direttore dopo la fine della guerra e lasciò la direzione alla fine del 1946 per tornare al Corriere della Sera. Dopo Montanelli cominciò la lunghissima direzione di Eligio Possenti, critico teatrale, che guidò la Domenica fino al 1964, coadiuvato dal direttore ""ombra"", lo scrittore Dino Buzzati. Per tutti gli anni cinquanta La Domenica fu in testa alle vendite dei settimanali con 950.000 copie (con un picco di 1.300.000 nel 1952-53), seguita da Oggi con 650.000. Dopo un periodo di appannamento agli inizi degli anni sessa, 0, La Domenica del Corriere Rivista originale del 15 Giugno 1913 Anno XV - N. 24 Rarità per appassionati e collezionisti Seguono solo alcuni dei fatti descritti, illustrati e fotografati all'interno Illustrato in copertina (segue foto): I Principi Reali consegnano solennemente a Torino le medaglie agli aviatori militari per la guerra in Libia. Illustrato nella retro copertina (segue foto): Feroci lotte di parte alla Camera ungherese: deputato ferito a sciabolate dentro l'aula delle nuove guardie al Parlamento. Nelle pagine interne: In giro per Tripolitania: ciò che si vede nelle vie dentro e fuori Tripoli. Il nuovo incrociatore protetto ""Libia"" che sta per partire per una lunga campagna. La nave speciale ""Staffetta"" di ritorno da Genova dopo tre giorni di assenza. Guglielmo II all'età di 1 anno - Guglielmo II a 15 anni, con sua madre Vittoria. Il crollo d'una banca e milioni sulla via, a Chieti. Arte industriale: la scultura meccanica. ...e tanto altro ancora! Qualora vogliate maggiori delucidazioni contattateci In questo negozio troverai un'intera categoria dedicata alla collezione delle Domeniche del Corriere, ne inseriamo diverse giornalmente e a breve saranno presenti tutte le riviste dei 90 anni in cui sono avvenute le pubblicazioni Sotto il link diretto alla collezione: Riviste disponibili Cliccaci sopra, troverai di certo ciò che cerchi! La Domenica del Corriere è stato un popolare settimanale italiano fondato a Milano nel 1899 e chiuso nel 1989. Fortemente voluto da Luigi Albertini, allora direttore amministrativo del Corriere della Sera, apparve per la prima volta nelle edicole l'8 gennaio 1899 come supplemento illustrato del Corriere della Sera. Stampata in grande formato (sul modello del domenicale La Tribuna illustrata), aveva 12 pagine e veniva distribuita gratis agli abbonati del Corriere, oppure si poteva acquistare in edicola per 10 centesimi. Non fu concepito come periodico di informazione, per non risultare un doppione del quotidiano. Venne pensato come «settimanale degli italiani». Doveva scandire, come un calendario, le loro giornate liete, le loro tragedie, i loro fatti piccoli e grandi. La prima e ultima di copertina erano sempre disegnate. Il Corriere si avvaleva di un giovane disegnatore, Achille Beltrame, allora sconosciuto, a cui veniva affidato in ogni numero il compito di rendere con la sua tavola il fatto più interessante della settimana. La prima delle tavole a colori con cui Beltrame raccontò ogni settimana, per oltre quarant'anni, le vicende del suo tempo, si riferiva ad una tempesta di neve nel Montenegro (1899). Il Montenegro era salito da poco agli onori della cronaca poiché Vittorio Emanuele di Savoia l'erede al trono d'Italia, si era appena sposato con Elena di Montenegro. Le tavole a colori di Beltrame divennero il marchio distintivo della rivista. Nelle sue copertine è riassunta in pratica tutta la storia del costume e della società italiana della prima metà del XX secolo. Fatti di cronaca, sportivi, di costume venivano riassunti con maestria dall'illustratore arzignanese, che riusciva a renderli vivi e attuali agli occhi di una popolazione non ancora del tutto uscita dall'analfabetismo. Non si mosse mai da Milano dove disegnò tutte le sue tavole. Ciò nonostante riuscì a rappresentare luoghi, fatti, persone e cose che non aveva mai visto di persona, grazie alla sua innata immaginazione e curiosità unite ad un rigoroso senso di realismo. Celebri, in particolare, furono le sue illustrazioni degli avvenimenti bellici della Grande guerra e delle vicende degli Alpini. Dopo la sua morte nel 1945, fu sostituito da Walter Molino che, come il suo predecessore, firmò memorabili copertine andando avanti per trent'anni. Fra le più celebri, quella sulla nascita della televisione (1954), del campione ciclista Fausto Coppi (1960), i russi nello spazio (1965). A differenza dei settimanali dell'epoca, la Domenica del Corriere diede ampio spazio alle fotografie e ai disegni, e questo fu uno dei motivi del suo successo. Nel corso degli anni venti e trenta, il periodico divenne uno dei principali strumenti di informazione non solo della borghesia colta ma di buona parte della popolazione italiana alfabetizzata. In questo periodo divenne il settimanale più venduto in Italia: le vendite raggiunsero le 600.000 copie. Sulle pagine della Domenica del Corriere trovarono una vetrina popolare anche le grandi firme del Corriere, da Luigi Barzini a Indro Montanelli. Montanelli fu il primo direttore dopo la fine della guerra e lasciò la direzione alla fine del 1946 per tornare al Corriere della Sera. Dopo Montanelli cominciò la lunghissima direzione di Eligio Possenti, critico teatrale, che guidò la Domenica fino al 1964, coadiuvato dal direttore ""ombra"", lo scrittore Dino Buzzati. Per tutti gli anni cinquanta La Domenica fu in testa alle vendite dei settimanali con 950.000 copie (con un picco di 1.300.000 nel 1952-53), seguita da Oggi con 650.000. Dopo un periodo di appannamento agli inizi degli anni, 0, La Domenica del Corriere Rivista originale del 7 Settembre 1913 Anno XV - N. 36 Rarità per appassionati e collezionisti Seguono solo alcuni dei fatti descritti, illustrati e fotografati all'interno Illustrato in copertina (segue foto): Il trionfale arrivo a Napoli dell'11° Reggimento Bersaglieri, reduce dalla Libia. Illustrato nella retro copertina (segue foto): Sanguinosa zuffa tra gendarmi francesi e zingari andalusi, a Lunel (Francia). Nelle pagine interne: Il dirigibile ""P 4"" esce dall'""hangar"" di Bracciano - Il dirigibile ""M 2"" mentre passa su Orvieto. Il giuramento delle poliziotte di Chicago. I primi passi dell'istruzione in Libia. La sala del Consiglio, nel Palazzo della Pace, inaugurato all'Aja il 28 Agosto. Nel Paese di Re Carol. Museo dell'arte drammatica a Venezia: la casa di Goldoni. ...e tanto altro ancora! Qualora vogliate maggiori delucidazioni contattateci In questo negozio troverai un'intera categoria dedicata alla collezione delle Domeniche del Corriere, ne inseriamo diverse giornalmente e a breve saranno presenti tutte le riviste dei 90 anni in cui sono avvenute le pubblicazioni Sotto il link diretto alla collezione: Riviste disponibili Cliccaci sopra, troverai di certo ciò che cerchi! La Domenica del Corriere è stato un popolare settimanale italiano fondato a Milano nel 1899 e chiuso nel 1989. Fortemente voluto da Luigi Albertini, allora direttore amministrativo del Corriere della Sera, apparve per la prima volta nelle edicole l'8 gennaio 1899 come supplemento illustrato del Corriere della Sera. Stampata in grande formato (sul modello del domenicale La Tribuna illustrata), aveva 12 pagine e veniva distribuita gratis agli abbonati del Corriere, oppure si poteva acquistare in edicola per 10 centesimi. Non fu concepito come periodico di informazione, per non risultare un doppione del quotidiano. Venne pensato come «settimanale degli italiani». Doveva scandire, come un calendario, le loro giornate liete, le loro tragedie, i loro fatti piccoli e grandi. La prima e ultima di copertina erano sempre disegnate. Il Corriere si avvaleva di un giovane disegnatore, Achille Beltrame, allora sconosciuto, a cui veniva affidato in ogni numero il compito di rendere con la sua tavola il fatto più interessante della settimana. La prima delle tavole a colori con cui Beltrame raccontò ogni settimana, per oltre quarant'anni, le vicende del suo tempo, si riferiva ad una tempesta di neve nel Montenegro (1899). Il Montenegro era salito da poco agli onori della cronaca poiché Vittorio Emanuele di Savoia l'erede al trono d'Italia, si era appena sposato con Elena di Montenegro. Le tavole a colori di Beltrame divennero il marchio distintivo della rivista. Nelle sue copertine è riassunta in pratica tutta la storia del costume e della società italiana della prima metà del XX secolo. Fatti di cronaca, sportivi, di costume venivano riassunti con maestria dall'illustratore arzignanese, che riusciva a renderli vivi e attuali agli occhi di una popolazione non ancora del tutto uscita dall'analfabetismo. Non si mosse mai da Milano dove disegnò tutte le sue tavole. Ciò nonostante riuscì a rappresentare luoghi, fatti, persone e cose che non aveva mai visto di persona, grazie alla sua innata immaginazione e curiosità unite ad un rigoroso senso di realismo. Celebri, in particolare, furono le sue illustrazioni degli avvenimenti bellici della Grande guerra e delle vicende degli Alpini. Dopo la sua morte nel 1945, fu sostituito da Walter Molino che, come il suo predecessore, firmò memorabili copertine andando avanti per trent'anni. Fra le più celebri, quella sulla nascita della televisione (1954), del campione ciclista Fausto Coppi (1960), i russi nello spazio (1965). A differenza dei settimanali dell'epoca, la Domenica del Corriere diede ampio spazio alle fotografie e ai disegni, e questo fu uno dei motivi del suo successo. Nel corso degli anni venti e trenta, il periodico divenne uno dei principali strumenti di informazione non solo della borghesia colta ma di buona parte della popolazione italiana alfabetizzata. In questo periodo divenne il settimanale più venduto in Italia: le vendite raggiunsero le 600.000 copie. Sulle pagine della Domenica del Corriere trovarono una vetrina popolare anche le grandi firme del Corriere, da Luigi Barzini a Indro Montanelli. Montanelli fu il primo direttore dopo la fine della guerra e lasciò la direzione alla fine del 1946 per tornare al Corriere della Sera. Dopo Montanelli cominciò la lunghissima direzione di Eligio Possenti, critico teatrale, che guidò la Domenica fino al 1964, coadiuvato dal direttore ""ombra"", lo scrittore Dino Buzzati. Per tutti gli anni cinquanta La Domenica fu in testa alle vendite dei settimanali con 950.000 copie (con un picco di 1.300.000 nel 1952-53), seguita da Oggi con 650.000. Dopo un periodo di appannamento agli inizi degli anni sessanta, dovuto al diffondersi della televisione in Italia, il settimanale fu rilanciato e nel 1966 tornò ad essere il più venduto in Ital, 0, La Domenica del Corriere Rivista originale del 8 Febbraio 1959 Anno 61 - N. 6 Rarità per appassionati e collezionisti Seguono solo alcuni dei fatti descritti, illustrati e fotografati all'interno Illustrato in copertina (segue foto): Celebrazione del 1859. Nel centenario dell'anno che fu decisivo per la storia d'Italia, l'anno della seconda guerra di Risorgimento che si concluse con le vittoriose battaglie di Solferino e San Martino, rievochiamo con una tavola di Walter Molino, una delle pagine più memorabili di quel periodo. Il 10 gennaio, Vittorio Emanuele II pronuncia le parole. ""Non siamo insensibili al grido di dolore che da tante parti d'Italia si leva verso di noi"". Illustrato nella retro copertina (segue foto): Verso le otto di sera, a San Virgilio di Marebbe (Bolzano) alcuni giovani tra cui Erna e Amalia Trebo, rispettivamente di 13 e 18 anni, correvano in slitta sulla strada principale. Le due sorelle scendevano velocemente allorchè ad un tratto un pullman di linea sbucò all'inizio della salita. L'autista non potè far nulla per evitare lo schianto. Le poverette rimasero uccise sul colpo. Nelle pagine interne: Furto in casa di Ugo Tognazzi e della sua fidanzata Caprice Chantal. Papa Giovanni XXIII ha convocato i Cardinali per un Concilio ecumenico. Il Governo Fanfani si è dimesso. Ma lo sapete usare il televisore ? Esce il film ""Salomone e la regina di Saba"" con Gina Lollobrigida e Marisa Pavan. Nel calcio è entrata la psicanalisi. Chi ha ucciso la bella Nelly Mazzuoli? Il nuovo enigma poliziesco a Roma. Musica leggera: Jolanda Gigliotti, in arte Dalida, che ha ottenuto alla nostra TV un successo fulminante, è nata al Cairo ma da genitori calabresi. ...e tanto altro ancora! Qualora vogliate maggiori delucidazioni contattateci In questo negozio troverai un'intera categoria dedicata alla collezione delle Domeniche del Corriere, ne inseriamo diverse giornalmente e a breve saranno presenti tutte le riviste dei 90 anni in cui sono avvenute le pubblicazioni Sotto il link diretto alla collezione: Riviste disponibili Cliccaci sopra, troverai di certo ciò che cerchi! La Domenica del Corriere è stato un popolare settimanale italiano fondato a Milano nel 1899 e chiuso nel 1989. Fortemente voluto da Luigi Albertini, allora direttore amministrativo del Corriere della Sera, apparve per la prima volta nelle edicole l'8 gennaio 1899 come supplemento illustrato del Corriere della Sera. Stampata in grande formato (sul modello del domenicale La Tribuna illustrata), aveva 12 pagine e veniva distribuita gratis agli abbonati del Corriere, oppure si poteva acquistare in edicola per 10 centesimi. Non fu concepito come periodico di informazione, per non risultare un doppione del quotidiano. Venne pensato come «settimanale degli italiani». Doveva scandire, come un calendario, le loro giornate liete, le loro tragedie, i loro fatti piccoli e grandi. La prima e ultima di copertina erano sempre disegnate. Il Corriere si avvaleva di un giovane disegnatore, Achille Beltrame, allora sconosciuto, a cui veniva affidato in ogni numero il compito di rendere con la sua tavola il fatto più interessante della settimana. La prima delle tavole a colori con cui Beltrame raccontò ogni settimana, per oltre quarant'anni, le vicende del suo tempo, si riferiva ad una tempesta di neve nel Montenegro (1899). Il Montenegro era salito da poco agli onori della cronaca poiché Vittorio Emanuele di Savoia l'erede al trono d'Italia, si era appena sposato con Elena di Montenegro. Le tavole a colori di Beltrame divennero il marchio distintivo della rivista. Nelle sue copertine è riassunta in pratica tutta la storia del costume e della società italiana della prima metà del XX secolo. Fatti di cronaca, sportivi, di costume venivano riassunti con maestria dall'illustratore arzignanese, che riusciva a renderli vivi e attuali agli occhi di una popolazione non ancora del tutto uscita dall'analfabetismo. Non si mosse mai da Milano dove disegnò tutte le sue tavole. Ciò nonostante riuscì a rappresentare luoghi, fatti, persone e cose che non aveva mai visto di persona, grazie alla sua innata immaginazione e curiosità unite ad un rigoroso senso di realismo. Celebri, in particolare, furono le sue illustrazioni degli avvenimenti bellici della Grande guerra e delle vicende degli Alpini. Dopo la sua morte nel 1945, fu sostituito da Walter Molino che, come il suo predecessore, firmò memorabili copertine andando avanti per trent'anni. Fra le più celebri, quella sulla nascita della televisione (1954), del campione ciclista Fausto Coppi (1960), i russi nello spazio (1965). A differenza dei settimanali dell'epoca, la Domenica del Corriere diede ampio spazio alle fotografie e ai disegni, e questo fu uno dei motivi del suo successo. Nel corso degli anni venti e trenta, il periodico divenne uno dei principali strumenti di informazione non solo della borghesia colta ma di buona parte della popolazione italiana alfabetizzata. In questo periodo divenne il settimanale più venduto in, 0, Firenze: Fratelli Alinari, 2004. Firenze, 2004; ril., pp. 208, 200 ill. b/n e col., cm 24x31. (La Fotografia Racconta). Under the sponsorship of the National Association of Cities of Oil and its invaluable contribution of scientific knowledge, and under the aegis of the Ministry for Agricultural Policies, this book hopes to be of avail in developing a greater appreciation of a typically Italian' and Mediterranean' product, olive oil, as well as the preservation and promotion of the olivegrowing countryside. In over two hundred photographs, both historical and recent, the publication illustrates the story of the olive tree and olives, with particular emphasis on the origins and diffusion of the tree, the many phases in the production of olive oil, its importance in the food cycle and daily life, on its influences in the world of art and literature, aspects of its use in religious rites and in cosmetics. A gallery of famous portraits closes the book, ranging from Manzoni to Pascoli, to D'Annunzio and Montale, accompanied by poetry and passages on oil and the olive., Fratelli Alinari, 2004, 0<
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Olivo, tesoro del Mediterraneo - gebunden oder broschiert
2004, ISBN: 8872924715
[ED: Hardcover/gebunden], [PU: Fratelli Alinari], sehr guter Zustand keine Risse kein Stempel, DE, [SC: 4.80], leichte Gebrauchsspuren, privates Angebot, 24,5 x 31,5 x 2,3, 205, [GW: 145… Mehr…
[ED: Hardcover/gebunden], [PU: Fratelli Alinari], sehr guter Zustand keine Risse kein Stempel, DE, [SC: 4.80], leichte Gebrauchsspuren, privates Angebot, 24,5 x 31,5 x 2,3, 205, [GW: 1450g], [PU: Firenza], Banküberweisung, PayPal, Internationaler Versand<
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Olivo, tesoro del Mediterraneo - gebunden oder broschiert
2004, ISBN: 9788872924716
Alinari Idea, Gebundene Ausgabe, 208 Seiten, Publiziert: 2004-12T, Produktgruppe: Book, Fotografie, Film, Kunst & Kultur, Kategorien, Bücher, Alinari Idea, 2004
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2004, ISBN: 9788872924716
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2004, ISBN: 9788872924716
La Domenica del Corriere Rivista originale dell'1 Luglio 1906 Anno VIII - N.26 Rarità per appassionati e collezionisti Seguono solo alcuni dei fatti descritti, illustrati e fotografati al… Mehr…
La Domenica del Corriere Rivista originale dell'1 Luglio 1906 Anno VIII - N.26 Rarità per appassionati e collezionisti Seguono solo alcuni dei fatti descritti, illustrati e fotografati all'interno Illustrato in copertina (segue foto): La regina Margherita e la principessa Laetitia visitano l'esposizione di Milano: al padiglione dell'arte decorativa. Illustrato nella retro copertina (segue foto): I delitti del mare: un'ondata che strappa e inghiotte, a Brest, quattro ragazze collegiali. Nelle pagine interne: Tattiche militari: i bersaglieri ciclisti prendono la ferrovia Novara Varallo. Il viaggio di circumnavigazione della nave Calabria. Il monumento a Vittorio Emanuele II ed a Garibaldi, a Fiesole. Il regno della morte: un bosco dell'Uganda, diradato, per distruggere la mosca che produce la malattia del sonno. Le feste giubilari di Rumania: inaugurazione dell'esposizione di Bucarest. Un teatro distrutto dall'incendio a Messina. ...e tanto altro ancora! Qualora vogliate maggiori delucidazioni contattateci In questo negozio troverai un'intera categoria dedicata alla collezione delle Domeniche del Corriere, ne inseriamo diverse giornalmente e a breve saranno presenti tutte le riviste dei 90 anni in cui sono avvenute le pubblicazioni Sotto il link diretto alla collezione: Riviste disponibili Cliccaci sopra, troverai di certo ciò che cerchi! La Domenica del Corriere è stato un popolare settimanale italiano fondato a Milano nel 1899 e chiuso nel 1989. Fortemente voluto da Luigi Albertini, allora direttore amministrativo del Corriere della Sera, apparve per la prima volta nelle edicole l'8 gennaio 1899 come supplemento illustrato del Corriere della Sera. Stampata in grande formato (sul modello del domenicale La Tribuna illustrata), aveva 12 pagine e veniva distribuita gratis agli abbonati del Corriere, oppure si poteva acquistare in edicola per 10 centesimi. Non fu concepito come periodico di informazione, per non risultare un doppione del quotidiano. Venne pensato come «settimanale degli italiani». Doveva scandire, come un calendario, le loro giornate liete, le loro tragedie, i loro fatti piccoli e grandi. La prima e ultima di copertina erano sempre disegnate. Il Corriere si avvaleva di un giovane disegnatore, Achille Beltrame, allora sconosciuto, a cui veniva affidato in ogni numero il compito di rendere con la sua tavola il fatto più interessante della settimana. La prima delle tavole a colori con cui Beltrame raccontò ogni settimana, per oltre quarant'anni, le vicende del suo tempo, si riferiva ad una tempesta di neve nel Montenegro (1899). Il Montenegro era salito da poco agli onori della cronaca poiché Vittorio Emanuele di Savoia l'erede al trono d'Italia, si era appena sposato con Elena di Montenegro. Le tavole a colori di Beltrame divennero il marchio distintivo della rivista. Nelle sue copertine è riassunta in pratica tutta la storia del costume e della società italiana della prima metà del XX secolo. Fatti di cronaca, sportivi, di costume venivano riassunti con maestria dall'illustratore arzignanese, che riusciva a renderli vivi e attuali agli occhi di una popolazione non ancora del tutto uscita dall'analfabetismo. Non si mosse mai da Milano dove disegnò tutte le sue tavole. Ciò nonostante riuscì a rappresentare luoghi, fatti, persone e cose che non aveva mai visto di persona, grazie alla sua innata immaginazione e curiosità unite ad un rigoroso senso di realismo. Celebri, in particolare, furono le sue illustrazioni degli avvenimenti bellici della Grande guerra e delle vicende degli Alpini. Dopo la sua morte nel 1945, fu sostituito da Walter Molino che, come il suo predecessore, firmò memorabili copertine andando avanti per trent'anni. Fra le più celebri, quella sulla nascita della televisione (1954), del campione ciclista Fausto Coppi (1960), i russi nello spazio (1965). A differenza dei settimanali dell'epoca, la Domenica del Corriere diede ampio spazio alle fotografie e ai disegni, e questo fu uno dei motivi del suo successo. Nel corso degli anni venti e trenta, il periodico divenne uno dei principali strumenti di informazione non solo della borghesia colta ma di buona parte della popolazione italiana alfabetizzata. In questo periodo divenne il settimanale più venduto in Italia: le vendite raggiunsero le 600.000 copie. Sulle pagine della Domenica del Corriere trovarono una vetrina popolare anche le grandi firme del Corriere, da Luigi Barzini a Indro Montanelli. Montanelli fu il primo direttore dopo la fine della guerra e lasciò la direzione alla fine del 1946 per tornare al Corriere della Sera. Dopo Montanelli cominciò la lunghissima direzione di Eligio Possenti, critico teatrale, che guidò la Domenica fino al 1964, coadiuvato dal direttore ""ombra"", lo scrittore Dino Buzzati. Per tutti gli anni cinquanta La Domenica fu in testa alle vendite dei settimanali con 950.000 copie (con un picco di 1.300.000 nel 1952-53), seguita da Oggi con 650.000. Dopo un periodo di appannamento agli inizi degli anni sessa, 0, La Domenica del Corriere Rivista originale del 15 Giugno 1913 Anno XV - N. 24 Rarità per appassionati e collezionisti Seguono solo alcuni dei fatti descritti, illustrati e fotografati all'interno Illustrato in copertina (segue foto): I Principi Reali consegnano solennemente a Torino le medaglie agli aviatori militari per la guerra in Libia. Illustrato nella retro copertina (segue foto): Feroci lotte di parte alla Camera ungherese: deputato ferito a sciabolate dentro l'aula delle nuove guardie al Parlamento. Nelle pagine interne: In giro per Tripolitania: ciò che si vede nelle vie dentro e fuori Tripoli. Il nuovo incrociatore protetto ""Libia"" che sta per partire per una lunga campagna. La nave speciale ""Staffetta"" di ritorno da Genova dopo tre giorni di assenza. Guglielmo II all'età di 1 anno - Guglielmo II a 15 anni, con sua madre Vittoria. Il crollo d'una banca e milioni sulla via, a Chieti. Arte industriale: la scultura meccanica. ...e tanto altro ancora! Qualora vogliate maggiori delucidazioni contattateci In questo negozio troverai un'intera categoria dedicata alla collezione delle Domeniche del Corriere, ne inseriamo diverse giornalmente e a breve saranno presenti tutte le riviste dei 90 anni in cui sono avvenute le pubblicazioni Sotto il link diretto alla collezione: Riviste disponibili Cliccaci sopra, troverai di certo ciò che cerchi! La Domenica del Corriere è stato un popolare settimanale italiano fondato a Milano nel 1899 e chiuso nel 1989. Fortemente voluto da Luigi Albertini, allora direttore amministrativo del Corriere della Sera, apparve per la prima volta nelle edicole l'8 gennaio 1899 come supplemento illustrato del Corriere della Sera. Stampata in grande formato (sul modello del domenicale La Tribuna illustrata), aveva 12 pagine e veniva distribuita gratis agli abbonati del Corriere, oppure si poteva acquistare in edicola per 10 centesimi. Non fu concepito come periodico di informazione, per non risultare un doppione del quotidiano. Venne pensato come «settimanale degli italiani». Doveva scandire, come un calendario, le loro giornate liete, le loro tragedie, i loro fatti piccoli e grandi. La prima e ultima di copertina erano sempre disegnate. Il Corriere si avvaleva di un giovane disegnatore, Achille Beltrame, allora sconosciuto, a cui veniva affidato in ogni numero il compito di rendere con la sua tavola il fatto più interessante della settimana. La prima delle tavole a colori con cui Beltrame raccontò ogni settimana, per oltre quarant'anni, le vicende del suo tempo, si riferiva ad una tempesta di neve nel Montenegro (1899). Il Montenegro era salito da poco agli onori della cronaca poiché Vittorio Emanuele di Savoia l'erede al trono d'Italia, si era appena sposato con Elena di Montenegro. Le tavole a colori di Beltrame divennero il marchio distintivo della rivista. Nelle sue copertine è riassunta in pratica tutta la storia del costume e della società italiana della prima metà del XX secolo. Fatti di cronaca, sportivi, di costume venivano riassunti con maestria dall'illustratore arzignanese, che riusciva a renderli vivi e attuali agli occhi di una popolazione non ancora del tutto uscita dall'analfabetismo. Non si mosse mai da Milano dove disegnò tutte le sue tavole. Ciò nonostante riuscì a rappresentare luoghi, fatti, persone e cose che non aveva mai visto di persona, grazie alla sua innata immaginazione e curiosità unite ad un rigoroso senso di realismo. Celebri, in particolare, furono le sue illustrazioni degli avvenimenti bellici della Grande guerra e delle vicende degli Alpini. Dopo la sua morte nel 1945, fu sostituito da Walter Molino che, come il suo predecessore, firmò memorabili copertine andando avanti per trent'anni. Fra le più celebri, quella sulla nascita della televisione (1954), del campione ciclista Fausto Coppi (1960), i russi nello spazio (1965). A differenza dei settimanali dell'epoca, la Domenica del Corriere diede ampio spazio alle fotografie e ai disegni, e questo fu uno dei motivi del suo successo. Nel corso degli anni venti e trenta, il periodico divenne uno dei principali strumenti di informazione non solo della borghesia colta ma di buona parte della popolazione italiana alfabetizzata. In questo periodo divenne il settimanale più venduto in Italia: le vendite raggiunsero le 600.000 copie. Sulle pagine della Domenica del Corriere trovarono una vetrina popolare anche le grandi firme del Corriere, da Luigi Barzini a Indro Montanelli. Montanelli fu il primo direttore dopo la fine della guerra e lasciò la direzione alla fine del 1946 per tornare al Corriere della Sera. Dopo Montanelli cominciò la lunghissima direzione di Eligio Possenti, critico teatrale, che guidò la Domenica fino al 1964, coadiuvato dal direttore ""ombra"", lo scrittore Dino Buzzati. Per tutti gli anni cinquanta La Domenica fu in testa alle vendite dei settimanali con 950.000 copie (con un picco di 1.300.000 nel 1952-53), seguita da Oggi con 650.000. Dopo un periodo di appannamento agli inizi degli anni, 0, La Domenica del Corriere Rivista originale del 7 Settembre 1913 Anno XV - N. 36 Rarità per appassionati e collezionisti Seguono solo alcuni dei fatti descritti, illustrati e fotografati all'interno Illustrato in copertina (segue foto): Il trionfale arrivo a Napoli dell'11° Reggimento Bersaglieri, reduce dalla Libia. Illustrato nella retro copertina (segue foto): Sanguinosa zuffa tra gendarmi francesi e zingari andalusi, a Lunel (Francia). Nelle pagine interne: Il dirigibile ""P 4"" esce dall'""hangar"" di Bracciano - Il dirigibile ""M 2"" mentre passa su Orvieto. Il giuramento delle poliziotte di Chicago. I primi passi dell'istruzione in Libia. La sala del Consiglio, nel Palazzo della Pace, inaugurato all'Aja il 28 Agosto. Nel Paese di Re Carol. Museo dell'arte drammatica a Venezia: la casa di Goldoni. ...e tanto altro ancora! Qualora vogliate maggiori delucidazioni contattateci In questo negozio troverai un'intera categoria dedicata alla collezione delle Domeniche del Corriere, ne inseriamo diverse giornalmente e a breve saranno presenti tutte le riviste dei 90 anni in cui sono avvenute le pubblicazioni Sotto il link diretto alla collezione: Riviste disponibili Cliccaci sopra, troverai di certo ciò che cerchi! La Domenica del Corriere è stato un popolare settimanale italiano fondato a Milano nel 1899 e chiuso nel 1989. Fortemente voluto da Luigi Albertini, allora direttore amministrativo del Corriere della Sera, apparve per la prima volta nelle edicole l'8 gennaio 1899 come supplemento illustrato del Corriere della Sera. Stampata in grande formato (sul modello del domenicale La Tribuna illustrata), aveva 12 pagine e veniva distribuita gratis agli abbonati del Corriere, oppure si poteva acquistare in edicola per 10 centesimi. Non fu concepito come periodico di informazione, per non risultare un doppione del quotidiano. Venne pensato come «settimanale degli italiani». Doveva scandire, come un calendario, le loro giornate liete, le loro tragedie, i loro fatti piccoli e grandi. La prima e ultima di copertina erano sempre disegnate. Il Corriere si avvaleva di un giovane disegnatore, Achille Beltrame, allora sconosciuto, a cui veniva affidato in ogni numero il compito di rendere con la sua tavola il fatto più interessante della settimana. La prima delle tavole a colori con cui Beltrame raccontò ogni settimana, per oltre quarant'anni, le vicende del suo tempo, si riferiva ad una tempesta di neve nel Montenegro (1899). Il Montenegro era salito da poco agli onori della cronaca poiché Vittorio Emanuele di Savoia l'erede al trono d'Italia, si era appena sposato con Elena di Montenegro. Le tavole a colori di Beltrame divennero il marchio distintivo della rivista. Nelle sue copertine è riassunta in pratica tutta la storia del costume e della società italiana della prima metà del XX secolo. Fatti di cronaca, sportivi, di costume venivano riassunti con maestria dall'illustratore arzignanese, che riusciva a renderli vivi e attuali agli occhi di una popolazione non ancora del tutto uscita dall'analfabetismo. Non si mosse mai da Milano dove disegnò tutte le sue tavole. Ciò nonostante riuscì a rappresentare luoghi, fatti, persone e cose che non aveva mai visto di persona, grazie alla sua innata immaginazione e curiosità unite ad un rigoroso senso di realismo. Celebri, in particolare, furono le sue illustrazioni degli avvenimenti bellici della Grande guerra e delle vicende degli Alpini. Dopo la sua morte nel 1945, fu sostituito da Walter Molino che, come il suo predecessore, firmò memorabili copertine andando avanti per trent'anni. Fra le più celebri, quella sulla nascita della televisione (1954), del campione ciclista Fausto Coppi (1960), i russi nello spazio (1965). A differenza dei settimanali dell'epoca, la Domenica del Corriere diede ampio spazio alle fotografie e ai disegni, e questo fu uno dei motivi del suo successo. Nel corso degli anni venti e trenta, il periodico divenne uno dei principali strumenti di informazione non solo della borghesia colta ma di buona parte della popolazione italiana alfabetizzata. In questo periodo divenne il settimanale più venduto in Italia: le vendite raggiunsero le 600.000 copie. Sulle pagine della Domenica del Corriere trovarono una vetrina popolare anche le grandi firme del Corriere, da Luigi Barzini a Indro Montanelli. Montanelli fu il primo direttore dopo la fine della guerra e lasciò la direzione alla fine del 1946 per tornare al Corriere della Sera. Dopo Montanelli cominciò la lunghissima direzione di Eligio Possenti, critico teatrale, che guidò la Domenica fino al 1964, coadiuvato dal direttore ""ombra"", lo scrittore Dino Buzzati. Per tutti gli anni cinquanta La Domenica fu in testa alle vendite dei settimanali con 950.000 copie (con un picco di 1.300.000 nel 1952-53), seguita da Oggi con 650.000. Dopo un periodo di appannamento agli inizi degli anni sessanta, dovuto al diffondersi della televisione in Italia, il settimanale fu rilanciato e nel 1966 tornò ad essere il più venduto in Ital, 0, La Domenica del Corriere Rivista originale del 8 Febbraio 1959 Anno 61 - N. 6 Rarità per appassionati e collezionisti Seguono solo alcuni dei fatti descritti, illustrati e fotografati all'interno Illustrato in copertina (segue foto): Celebrazione del 1859. Nel centenario dell'anno che fu decisivo per la storia d'Italia, l'anno della seconda guerra di Risorgimento che si concluse con le vittoriose battaglie di Solferino e San Martino, rievochiamo con una tavola di Walter Molino, una delle pagine più memorabili di quel periodo. Il 10 gennaio, Vittorio Emanuele II pronuncia le parole. ""Non siamo insensibili al grido di dolore che da tante parti d'Italia si leva verso di noi"". Illustrato nella retro copertina (segue foto): Verso le otto di sera, a San Virgilio di Marebbe (Bolzano) alcuni giovani tra cui Erna e Amalia Trebo, rispettivamente di 13 e 18 anni, correvano in slitta sulla strada principale. Le due sorelle scendevano velocemente allorchè ad un tratto un pullman di linea sbucò all'inizio della salita. L'autista non potè far nulla per evitare lo schianto. Le poverette rimasero uccise sul colpo. Nelle pagine interne: Furto in casa di Ugo Tognazzi e della sua fidanzata Caprice Chantal. Papa Giovanni XXIII ha convocato i Cardinali per un Concilio ecumenico. Il Governo Fanfani si è dimesso. Ma lo sapete usare il televisore ? Esce il film ""Salomone e la regina di Saba"" con Gina Lollobrigida e Marisa Pavan. Nel calcio è entrata la psicanalisi. Chi ha ucciso la bella Nelly Mazzuoli? Il nuovo enigma poliziesco a Roma. Musica leggera: Jolanda Gigliotti, in arte Dalida, che ha ottenuto alla nostra TV un successo fulminante, è nata al Cairo ma da genitori calabresi. ...e tanto altro ancora! Qualora vogliate maggiori delucidazioni contattateci In questo negozio troverai un'intera categoria dedicata alla collezione delle Domeniche del Corriere, ne inseriamo diverse giornalmente e a breve saranno presenti tutte le riviste dei 90 anni in cui sono avvenute le pubblicazioni Sotto il link diretto alla collezione: Riviste disponibili Cliccaci sopra, troverai di certo ciò che cerchi! La Domenica del Corriere è stato un popolare settimanale italiano fondato a Milano nel 1899 e chiuso nel 1989. Fortemente voluto da Luigi Albertini, allora direttore amministrativo del Corriere della Sera, apparve per la prima volta nelle edicole l'8 gennaio 1899 come supplemento illustrato del Corriere della Sera. Stampata in grande formato (sul modello del domenicale La Tribuna illustrata), aveva 12 pagine e veniva distribuita gratis agli abbonati del Corriere, oppure si poteva acquistare in edicola per 10 centesimi. Non fu concepito come periodico di informazione, per non risultare un doppione del quotidiano. Venne pensato come «settimanale degli italiani». Doveva scandire, come un calendario, le loro giornate liete, le loro tragedie, i loro fatti piccoli e grandi. La prima e ultima di copertina erano sempre disegnate. Il Corriere si avvaleva di un giovane disegnatore, Achille Beltrame, allora sconosciuto, a cui veniva affidato in ogni numero il compito di rendere con la sua tavola il fatto più interessante della settimana. La prima delle tavole a colori con cui Beltrame raccontò ogni settimana, per oltre quarant'anni, le vicende del suo tempo, si riferiva ad una tempesta di neve nel Montenegro (1899). Il Montenegro era salito da poco agli onori della cronaca poiché Vittorio Emanuele di Savoia l'erede al trono d'Italia, si era appena sposato con Elena di Montenegro. Le tavole a colori di Beltrame divennero il marchio distintivo della rivista. Nelle sue copertine è riassunta in pratica tutta la storia del costume e della società italiana della prima metà del XX secolo. Fatti di cronaca, sportivi, di costume venivano riassunti con maestria dall'illustratore arzignanese, che riusciva a renderli vivi e attuali agli occhi di una popolazione non ancora del tutto uscita dall'analfabetismo. Non si mosse mai da Milano dove disegnò tutte le sue tavole. Ciò nonostante riuscì a rappresentare luoghi, fatti, persone e cose che non aveva mai visto di persona, grazie alla sua innata immaginazione e curiosità unite ad un rigoroso senso di realismo. Celebri, in particolare, furono le sue illustrazioni degli avvenimenti bellici della Grande guerra e delle vicende degli Alpini. Dopo la sua morte nel 1945, fu sostituito da Walter Molino che, come il suo predecessore, firmò memorabili copertine andando avanti per trent'anni. Fra le più celebri, quella sulla nascita della televisione (1954), del campione ciclista Fausto Coppi (1960), i russi nello spazio (1965). A differenza dei settimanali dell'epoca, la Domenica del Corriere diede ampio spazio alle fotografie e ai disegni, e questo fu uno dei motivi del suo successo. Nel corso degli anni venti e trenta, il periodico divenne uno dei principali strumenti di informazione non solo della borghesia colta ma di buona parte della popolazione italiana alfabetizzata. In questo periodo divenne il settimanale più venduto in, 0, Firenze: Fratelli Alinari, 2004. Firenze, 2004; ril., pp. 208, 200 ill. b/n e col., cm 24x31. (La Fotografia Racconta). Under the sponsorship of the National Association of Cities of Oil and its invaluable contribution of scientific knowledge, and under the aegis of the Ministry for Agricultural Policies, this book hopes to be of avail in developing a greater appreciation of a typically Italian' and Mediterranean' product, olive oil, as well as the preservation and promotion of the olivegrowing countryside. In over two hundred photographs, both historical and recent, the publication illustrates the story of the olive tree and olives, with particular emphasis on the origins and diffusion of the tree, the many phases in the production of olive oil, its importance in the food cycle and daily life, on its influences in the world of art and literature, aspects of its use in religious rites and in cosmetics. A gallery of famous portraits closes the book, ranging from Manzoni to Pascoli, to D'Annunzio and Montale, accompanied by poetry and passages on oil and the olive., Fratelli Alinari, 2004, 0<
CIUFFOLETTI, Zeffiro:
Olivo, tesoro del Mediterraneo - gebunden oder broschiert2004, ISBN: 8872924715
[ED: Hardcover/gebunden], [PU: Fratelli Alinari], sehr guter Zustand keine Risse kein Stempel, DE, [SC: 4.80], leichte Gebrauchsspuren, privates Angebot, 24,5 x 31,5 x 2,3, 205, [GW: 145… Mehr…
[ED: Hardcover/gebunden], [PU: Fratelli Alinari], sehr guter Zustand keine Risse kein Stempel, DE, [SC: 4.80], leichte Gebrauchsspuren, privates Angebot, 24,5 x 31,5 x 2,3, 205, [GW: 1450g], [PU: Firenza], Banküberweisung, PayPal, Internationaler Versand<
Olivo, tesoro del Mediterraneo - gebunden oder broschiert
2004
ISBN: 9788872924716
Alinari Idea, Gebundene Ausgabe, 208 Seiten, Publiziert: 2004-12T, Produktgruppe: Book, Fotografie, Film, Kunst & Kultur, Kategorien, Bücher, Alinari Idea, 2004
Olivo, tesoro del Mediterraneo - gebunden oder broschiert
2004, ISBN: 9788872924716
Alinari Idea, Gebundene Ausgabe, 208 Seiten, Publiziert: 2004-12T, Produktgruppe: Book, Fotografie, Film, Kunst & Kultur, Kategorien, Bücher, Alinari Idea, 2004
Olivo, tesoro del Mediterraneo - gebunden oder broschiert
2004, ISBN: 9788872924716
Alinari Idea, Gebundene Ausgabe, 208 Seiten, Publiziert: 2004-12T, Produktgruppe: Book, Fotografie, Film, Kunst & Kultur, Kategorien, Bücher, Alinari Idea, 2004
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Bibliographische Daten des bestpassenden Buches
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Detailangaben zum Buch - Olivo, tesoro del Mediterraneo
EAN (ISBN-13): 9788872924716
ISBN (ISBN-10): 8872924715
Gebundene Ausgabe
Taschenbuch
Erscheinungsjahr: 2004
Herausgeber: Alinari Idea
Buch in der Datenbank seit 2009-01-31T14:19:23+01:00 (Berlin)
Detailseite zuletzt geändert am 2023-08-23T12:33:38+02:00 (Berlin)
ISBN/EAN: 8872924715
ISBN - alternative Schreibweisen:
88-7292-471-5, 978-88-7292-471-6
Alternative Schreibweisen und verwandte Suchbegriffe:
Autor des Buches: zeffiro ciuffoletti, annunzio
Titel des Buches: mediterraneo
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